Dal 10 luglio al 15 agosto 2021, nella splendida cornice del lago Trasimeno, sarà possibile assistere alla mostra del disegnatore e illustratore Ettore Vignali intitolata Nottetempo allestita per l’occasione all’interno del Museo della Pesca di San Feliciano (PG). L’esposizione, che si aprirà al pubblico il giorno 10 agosto alle ore 17.00, rappresenta il desiderio dell’artista umbro di recuperare la cultura locale e i racconti folcloristici del Trasimeno, trasformandoli in opere originali mediante la tecnica della china.
Nell’era social dove non ci sono più né segreti né soprese, Nottetempo torna indietro nel tempo e nella memoria, riportando alla luce favole e storielle gotiche che fanno parte di questa precisa zona dell’Umbria. Racconti di paura che Vignali rievoca in disegni, sguardi, luci ed ombre e attraverso il tratto peculiare di un artista legato a questo paesaggio.
Per quanto riguarda la cerimonia d’apertura, l’accesso alla mostra sarà consentito fino a un numero massimo di 40 persone in conformità alle norme anti-Covid. Per potervi partecipare è quindi necessario prenotarsi mettendosi in contatto con il museo della pesca di San Feliciano al numero 075 8479261.
Per l’occasione, Ettore Vignali ci ha lasciato un’intervista.
Quando nasce l’idea di Nottetempo?
Nottetempo nasce quasi per caso. Dopo aver ascoltato alcuni aneddoti e storielle, ho capito che buona parte di quella cultura popolare e di quei racconti di terrore si sono persi con il passare del tempo. In altri casi, invece, questa tradizione orale è stata volutamente tenuta nascosta da parte dell’attuale generazione di anziani che, come se dovessero vergognarsi di qualcosa o per paura di essere visti come ignoranti, non sempre si sono resi disponibili a esporre tali racconti. E invece, tutto il materiale che sono riuscito a scovare e a registrare, parlando con queste persone, non lo reputo come un prodotto della loro ignoranza, bensì come frutto di una cultura popolare davvero ricca e interessante; come le fiabe più famose di Basile o dei Grimm, anche queste storie nascono con l’esperienza; di sera, davanti al fuoco, dopo una lunga giornata di lavoro. La paura come emozione forte per uscire dalla monotonia quotidiana. Si spera che in futuro si possano accorpare molte più storie di questo genere, attraverso non solo la scrittura o il disegno ma anche attraverso il video.
Come si è sviluppato il progetto?
Durante la realizzazione di queste opere sono stato aiutato da Shirin Dogana che si è assunta il compito di trascrivere queste fiabe e di accorparle ai disegni. Immediatamente, dopo aver parlato ad altri di questo progetto, anche il Museo della Pesca di San Feliciano si è reso disponibile per accogliere l’esposizione.
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