Lo squalo (1975) è quel film che stava per disintegrare la carriera di un rampante Steven Spielberg per poi lanciarla definitivamente fino alla sua consacrazione. Fuori budget e in ritardo di più di 100 giorni sulla tabella di marcia, nonostante tutto Spielberg confeziona un film capace di imporsi come il capostipite dei nuovi blockbuster estivi.
La consacrazione arriva prima dal botteghino, dove il film incassa 470 milioni di dollari a livello globale, e poi dall’Academy che gli assegna ben tre Premi Oscar: Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior Colonna Sonora.
Lo squalo – Trama
Tutto ha inizio verso l’alba di una giornata estiva del New England, quando una giovane coppia corre verso il mare per tuffarsi prima che il sole torni a splendere. Nelle acque scure però non sono soli, e la giovane viene subito attaccata da qualcosa che si muove sott’acqua. Il giorno dopo, il corpo della ragazza viene ritrovato sulla spiaggia dell’Isola di Amity dal capo della polizia locale Martin Brody che ha intenzione di chiudere l’accesso al mare una volta che il medico legale lo informa sulle cause delle morte della giovane: dilaniata da uno squalo.
A quella che sembra una saggia decisione si oppone il sindaco della cittadina di Amity, Larry Vaughn, il quale crede che chiudere la spiaggia per un’allerta squalo rovinerà l’intera stagione estiva: un dramma economico per una località che vive principalmente di turismo. Per questo, dopo un riesame, il medico legale dichiara che la giovane è morta a causa di un’elica di un’imbarcazione.
Poi però, un altro ragazzino viene attaccato e ucciso da uno squalo, sul quale la madre pone una taglia. Si scatena così, tra i pescatori dell’isola, una frenetica caccia allo squalo che si conclude molto rapidamente con l’uccisione e la cattura di uno squalo tigre. Nel frattempo, Brody ha assunto il biologo marino Matt Hooper il quale, dopo l’analisi sui resti della giovane, conferma senza dubbio che la sua morte sia stata causata dall’attacco di uno squalo.
Nella notte, Hooper e Brody, nonostante la contrarietà del sindaco, vanno ad analizzare il contenuto dello stomaco dello squalo. La digestione di questo animale è molto lenta e quindi i resti delle sue vittime dovrebbero ancora trovarsi all’interno del suo stomaco. Ma così non è. Lo squalo è ancora là fuori. Brody e Hooper si uniscono così al cacciatore di squali Quint, con il quale salpano alla caccia di questo vero e proprio mostro marino.
La tensione corre sulla battigia
L’orrore e la paura popolano le spiagge di questa località del New England, serpeggiando tra i bagnanti ignari. Il luogo scelto per la tranquillità e il relax si trasforma in una tesa anticamera della morte. Il contrasto tra la spensieratezza dei turisti che arrivano in questa meravigliosa isola e l’angoscia e la preoccupazione del capo della polizia e del biologo marino accresce nello spettatore questo vago sentimento di paura. Lo squalo può tornare a colpire in qualsiasi momento.
Steven Spielberg, al suo terzo film dopo Duel (1971) e Sugarland Express (1974), realizza il suo primo blockbuster catturando l’immaginario del pubblico americano e mondiale. Lo squalo diventa fin da subito un film iconico, capace di mantenere quella stessa aurea di tensione anche nei decenni successivi.
Questa capacità non poggia solo sulle capacità tecniche del regista, che comunque ha il merito di realizzare delle scene magistrali nel trasmettere le sensazioni vissute dai protagonisti. Lo squalo basa la sua fortuna anche sull’atavico rapporto tra l’uomo e la natura. Un rapporto nel quale il primo pensa di essere in controllo del secondo quando invece non è così.
Gli squali popolano l’oceano da prima che i dinosauri iniziassero a camminare sulla terra. Il loro istinto predatore si radica nelle ere geologiche e supera quello di qualsiasi altro essere vivente. È il mostro perfetto: reale, misterioso e antico. Diffuso in tutti i mari, può colpire chiunque si azzardi a entrare nel suo territorio di caccia.
Nel cast del film compaiono Roy Scheider nei panni di Brody, Robert Shaw in quelli di Quint, Richard Dreyfuss come Martin Hooper e Murray Hamilton nelle vesti del sindaco di Amity. Il vero protagonista è però, senza ombra di dubbio, è lo squalo, interpretato da tre squali meccanici.
Tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley uscito l’anno prima, Lo squalo è il film adatto per terrorizzarsi prima di dirigersi verso la propria località di balneazione preferita. Ringraziate Steven Spielberg per avervi rovinato tutti i futuri bagni in mare della vostra vita.
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