Anche l’ottava edizione del Torino Underground Cinefest è giunta alla conclusione. Durante l’ultima serata, condotta dall’attrice Martina Mascarello, affiancata da Annunziato Gentiluomo, sono stati rivelati i film premiati dalle rispettiva giurie di concorso.
La Giuria Lungometraggi, composta da Viktoria Yakubov, Fabrizio Odetto, Alessio Brusco, Claudio Di Biagio, Davis Alfano, e presieduta dal montatore Hervé Schneid, ha selezionato come vincitore il film del regista turco Faysal Soysal Silenced Tree. Secondo la giuria, il film solleva un’importante questione morale riguardo il senso di responsabilità dell’individuo, e dell’artista, verso la collettività, lanciando un poetico e struggente augurio affinché l’essere umano possa elevarsi e aspirare ad una nuova esistenza, fatta di empatia e consapevolezza, insegnando allo stesso tempo che nessun sacrificio è mai vano, e che ogni fine porta con sé i germogli di un nuovo inizio.

Nella sezione dedicata ai lungometraggi del Torino Underground Cinefest i premiati sono anche Leandro Lara per la Miglior Regia con Rodantes, Javier Botet come Miglior Attore nel ruolo di Javi nel film spagnolo Amigo di Óscar Martín, Susan Parvar come Migliore Attrice per il ruolo di Akram nel film Botox diretto da Kaveh Mazaheri, il trio di sceneggiatori di Amigo Javier Botet, Óscar Martín e David Pareja per la Migliore Sceneggiature, Mostafa Kherghehpoosh per il Miglior Montaggio, sempre Leandro Lara per la Miglior Fotografia sempre con Rodantes e Donato Panaccio e Mauro Polito per il Miglior Sound Design per Angelo Bianco.
Angelo Bianco, diretto da Vincenzo Basso, riceve anche il Premio Speciale della Giuria “per lo straordinario coraggio, la sensibilità e la profondità dimostrate da un così giovane autore nell’affrontare il difficile tema della perdita e del distacco, per il genuino spirito di sperimentazione nell’assemblare suggestioni visive e sonore, per l’impressionante lavoro documentaristico di raccolta delle testimonianze reali, poi sapientemente rielaborate a produrre una drammaturgia potente che, fra dialetto e letteratura, filosofia e racconto popolare, sembra partorire l’embrione di un nuovo linguaggio espressivo”.
Dear Child di Luca Ammendola è il film premiato dalla Giuria Documentari, composta da Claudia Palazzi, Zelia Zbogar, Elvira Sanchez Lopez, Hernando Gomez Gomez, Annunziato Gentiluomo e presieduta da Andrea Morghen. Premiati anche Andrea Grasselli per la Miglior Regia con Zenerù e Zohar Wagner per il Miglior Montaggio con 21 days inside. Il Premio Speciale della Giuria va invece a Stop the Boats di Simon V Kurian.
La Giuria Cortometraggi, composta da Stefano Semeria, Lucio Toma, Laura Salvai, Carlo Conversano, e presieduta da Armand Rovira, ha selezionato come vincitore lo short film scritto e diretto da Valery Carnoy Ma Planète “per la cura nella realizzazione, avvalorata dalle interpretazioni di Jean-Michel Balthazar e Stéphanie Lowette, porta avanti un forte messaggio di body positivity”.
Nella sezione dedicata ai cortometraggi del Torino Underground Cinefest i premiati sono anche Eric Beauron per la Miglior Regia con Herma, Kirin K. Callinan come Miglior Attore in Kilter di Rob Stanton-Cook, Tess Haubrich come Migliore Attrice in The Listening diretto da Milena Bonnet e Alfredo Hueck per il Miglior Montaggio del film Wound Riders di Angel Barroeta. Ricevono il Premio Speciale della Giuria i corti Invisible Monster, scritto e diretto da Guillermo Fesser e Javier Fesser, e Parade scritto e diretto da Yohann Gloaguen.
Infine la Menzione Speciale ArtInMovimento proposta dalla redazione della testata main media partner del festival, è andata al documentario canadese What remains after we’re gone di Nicolas Lachapelle.
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