Nel 2017 uscì nelle sale italiane Questione di Karma, secondo lungometraggio di Edoardo Falcone. Quest’ultimo, dopo l’exploit di Se Dio vuole, porta sul grande schermo la storia di Giacomo (Fabio De Luigi), un giovane uomo benestante segnato dal suicidio del padre.
Dopo questo tragico avvenimento la madre Caterina (Stefania Sandrelli) si risposa con Fabrizio (Eros Pagni), un uomo avido e superficiale con il quale ha avuto la figlia Ginevra (Isabella Ragonese). Essa è la sola ad occuparsi della remunerativa azienda di famiglia in quanto Giacomo è un individuo naïf che passa il suo tempo a cercare risposte sulla morte del padre.
Giacomo crede in particolar modo nella reincarnazione e in tutto ciò che ne concerne. Un giorno il nostro protagonista decide di andare da un noto esoterista di cui aveva letto diversi libri al fine di farsi dire il nome della persona in cui il padre si sarebbe reincarnato. Il sedicente sensitivo darà a Giacomo il nome di Mario Pitagora (Elio Germano), un nullatenente disoccupato che vive di espedienti e ha un pessimo rapporto con la famiglia. Successivamente Giacomo andrà alla ricerca di Mario e i due instaureranno un rapporto, per usare un eufemismo, singolare.
Falcone come nella migliore tradizione dell’intramontabile commedia all’italiana mette in scena due personaggi agli antipodi. De Luigi, infatti, interpreta mirabilmente un uomo ingenuo che scappa sistematicamente dalla vita rifugiandosi in un’utopistica e spasmodica ricerca del padre defunto.
Elio Germano dal canto suo è superbo nell’incarnare un personaggio figlio di quelli interpretati da illustri attori del passato come Alberto Sordi, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi. Mario, infatti, basa la sua intera esistenza su quell’arte di arrangiarsi tanto cara a molti individui incarnati dai suddetti artisti. Da citare, inoltre, la partecipazione di un grande caratterista del cinema francese, ma anche di quello italiano, come Philippe Leroy, che nel film interpreta l’esoterista Ludovico Stern.
Questione di Karma è una riuscita fiaba metropolitana che mette in luce la versatilità di De Luigi e suggella lo straordinario talento di Germano. Falcone dosa sapientemente gli ingredienti a sua disposizione realizzando un film che alterna momenti ilari ad altri che pongono significative riflessioni.
Pertinente con il film in questione risulta essere il seguente aforisma dell’immortale filosofo romano Lucio Anneo Seneca: “Affliggersi senza fine per la perdita di una persona cara è una manifestazione di affetto insensata così come non affliggersene affatto lo è di insensibilità disumana. Il miglior compromesso tra il sentimento e la ragione è sentire il rimpianto e dominarlo.”
Coadiuvato in fase di sceneggiatura da Marco Martani, Falcone realizza uno script brillante e dinamico in cui non manca il colpo di scena finale. Questione di Karma è una riuscita commedia nostrana che non cade mai nel cattivo gusto. Essa ricorda allo spettatore che per vivere un’esistenza appagante è necessario concentrarsi sull’arrosto con le patate!
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