Dopo aver esordito sul grande schermo nel 2002 con Incantesimo napoletano, Paolo Genovese ne ha fatta di strada. L’eclettico regista romano dopo aver realizzato commedie riuscite come Immaturi e Una famiglia perfetta è riuscito mirabilmente ad approdare ad un cinema maggiormente autoriale che ha avuto la sua consacrazione con l’uscita di Perfetti sconosciuti, film che ha messo d’accordo all’unanimità pubblico e critica. L’ultimo suo film, invece, si intitola Supereroi ed è un’opera tratta dall’omonimo romanzo scritto dallo stesso Genovese.
La pellicola racconta la struggente e appassionata storia d’amore di Anna e Marco (Ogni riferimento alla canzone di Lucio Dalla non è puramente casuale), due individui borderline che in questo amore reciproco troveranno l’equilibrio di cui necessitano. Anna è una fumettista in carriera che ha paura di perdere la propria libertà mentre Marco è un fisico che afferma con convinzione che il tempo è un’illusione. Jasmine Trinca, attualmente una delle migliori attrici italiane in circolazione, è sublime nel calarsi nei panni di un personaggio molto sfaccettato mentre Alessandro Borghi è bravissimo nello spogliarsi di qualsivoglia machismo per dare vita ad un uomo fragile e forte allo stesso tempo, che cerca nella fisica le risposte alle grandi domande esistenziali.
L’alchimia tra i due attori è notevole e costituisce un autentico valore aggiunto di questo lungometraggio dal respiro internazionale. Completano il cast attori di spicco del nostro cinema come Greta Scarano, Vinicio Marchioni, Linda Caridi ed Elena Sofia Ricci. Da segnalare la partecipazione di un sorprendente Beppe Severgnini nei panni del caporedattore di Anna.
Per certi versi Supereroi è un riuscito romanzo di formazione sull’amore in cui Genovese fa riflettere lo spettatore sul tempo e sull’importanza incontrovertibile dell’arte che ha il grande merito di rendere le persone immortali. L’idea di girare la pellicola in modo intrecciato risulta vincente. I continui flashback che costellano il film infatti tengono alta l’attenzione del pubblico che non può fare altro che entrare in empatia con i due protagonisti. Genovese pesca a piene mani da capolavori intramontabili del cinema romantico come Love story e Paura d’amare, aggiungendo alla sua ultima fatica quel tocco fantasy che contribuisce a rendere originale l’opera nonostante il tema sia inflazionato.
Un altro elemento che impreziosisce Supereroi è indubbiamente la bellissima colonna sonora che annovera bellissimi brani come Born to be alive di Patrick Hernandez, Sei bellissima di Loredana Bertè e l’ultimo singolo di Ultimo che dà il titolo alla pellicola. Correlato con il significato del film risulta essere il seguente aforisma del compianto scrittore russo Fëdor Dostoevskij: “L’amore è un maestro, ma bisogna saperlo conquistare, perché è difficile meritarlo; lo si ottiene a caro prezzo e con grande fatica e dopo lungo tempo, perché bisogna amare non per l’opportunità del momento, ma per tutta la vita.”
Se cercate dunque un film dalle forti emozioni non posso che consigliarvi questo ultimo lavoro di Paolo Genovese. Il film omaggia tutte quelle coppie che con amore e tenacia riescono a resistere alle intemperie del tempo. Altro che Spider-Man, Batman, Thor e Capitan America. Sono loro i veri “supereroi”.
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