Crudelia De Mon è uno dei villain più celebri della Disney. A renderla famosa fu la celebre scrittrice Dodie Smith che la fece diventare protagonista del suo romanzo La carica dei 101, divenuto poi un film d’animazione nel lontano 1961 per opera proprio della Disney. Nel 1996 la pellicola ebbe un remake live-action con Glenn Close nei panni di Crudelia. Successivamente il personaggio in questione è stato interpretato da Wendy Raquel in Discendenti, un lungometraggio per la televisione del 2015, prodotto da Disney Channel, e poi da Victoria Smurfit in una serie intitolata C’era una volta. Nel 2021 invece è uscito al cinema Cruella, un vero e proprio spin-off de La carica dei 101 in cui si raccontano le origini di questa perfida stilista sui generis.
L’opera è ambientata nell’Inghilterra degli anni ’60 e narra le vicissitudini di Estella Miller, una bambina dolce e allo stesso tempo crudele dotata di uno spiccato talento per la moda. A causa del suo comportamento la giovane sarà espulsa dalla scuola privata. Successivamente l’amorevole madre Catherine deciderà di trasferirsi con la figlia a Londra. Seguiranno indicibili colpi di scena che porteranno ad una repentina evoluzione della protagonista.
Craig Gillespie, dopo aver diretto film come L’ ultima tempesta (2016) e Tonya (2017), racconta la discesa agli inferi di un’antieroina squisitamente glamour che ormai è divenuta iconica. L’attrice premio Oscar Emma Stone la incarna divinamente, offrendo una performance ricca di sfaccettature che suggella il suo sconfinato talento. Non è da meno Emma Thompson, la quale incarna magistralmente la baronessa von Hellman, perfida antagonista di Estella nel film.
Gillespie pesca a piene mani da Oliver Twist e da Il diavolo veste Prada per portare sul grande schermo una fiaba dark a tinte gialle che ha tutte le carte in regola per divertire gli spettatori di ogni generazione. Cruella è anche un lodevole inno alla diversità e un invito a non soffocare nessun aspetto del nostro carattere. Solo così infatti riusciremo a mantenere intatta la nostra unicità. Estella ha come famiglia due ladruncoli che vivono di espedienti conosciuti da piccola, individui che potremmo definire tranquillamente reietti della società. Inoltre ha sempre avuto una migliore amica di colore con la quale si è difesa dalle angherie dei compagni di scuola che le bullizzavano sistematicamente.
Correlato con il senso più recondito di Cruella risulta questo estratto di Demian, romanzo di formazione del noto filosofo tedesco Hermann Hesse: “Ogni uomo non è soltanto lui stesso; è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo s’incrociano una volta sola, senza ripetizione. Perciò la storia di ogni uomo è importante, eterna, divina, perciò ogni uomo fintanto che vive in qualche modo e adempie il volere della natura è meraviglioso e degno di ogni attenzione.”
Crudelia De Mon appartiene a quella schiera di personaggi dalla doppia personalità che sono entrati nell’immaginario collettivo di milioni di persone. Esempi illustri di dualismo narrativo e cinematografico sono il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Dorian Gray e il suo ritratto, Macbeth e Lady Macbeth e Frankenstein e il suo mostro.
In definitiva consiglio vivamente a tutti voi di vedere questo film che celebra un personaggio geniale, perfido e un po’ folle. Pensateci bene, in ognuno di noi è presente almeno un pizzico di Cruella.
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