L’espressività folle di Jim Carrey riesce spesso a reggere da sola il tempo sullo schermo. È il caso di Yes Man, film del 2008 diretto da Peyton Reed, dove Carrey veste i panni di un uomo sconfitto dalla vita che a un certo punto decide di dire sì alla vita.
Il film è liberamente ispirato al romanzo autobiografico del comico inglese Danny Wallace, intitolato anch’esso Yes Man e pubblicato solamente due anni prima nel 2006.
Yes Man – La trama
Dopo essere stato lasciato dalla moglie, Carl Allen sprofonda in un’apatica depressione che lo limita al lavoro e lo allontana sempre di più dai suoi amici più stretti. Quando però viene invitato ad un seminario sull’autostima da un vecchio conoscente gli si apre davanti agli occhi un’occasione: dire sì alla vita per vivere appieno senza rimpianti.
Questa sua nuova filosofia consente a Carl di conoscere Allison, una ragazza dal carattere leggermente anticonvenzionale interpretata da Zooey Deschanel. Il nuovo Carl riesce a portare avanti una relazione con lei e ad ottenere persino una serie di rapide promozioni sul lavoro. La sua vita sembra aver preso tutto un’altra strada quando la testarda convinzione nel dire sempre di sì a tutto inizia a manifestare i suoi effetti negativi.
La monotonia di una vita senza rischi
Lo spunto iniziale di Yes Man è particolarmente interessante. In molti sembrano vivere una vita come Carl, dove sia nel lavoro che nelle relazioni personali tutto sembra essere già deciso e dato per scontato. Lanciarsi in una nuova idea, conoscere nuove persone e tentare qualcosa di mai pensato prima sembrano follie da manuale. Invece possono essere la chiave di volta.
Come Carl cambia la sua vita dicendo solo sì, ognuno di noi può migliorarla senza fare la necessità di fare grandi stravolgimenti. Basta un po’ di assertività e di voglia di mettersi alla prova. Non sempre si riuscirà. A volte potrebbe andar male, se non molto male. Ma almeno si vive, e con il tempo le dovute soddisfazioni arriveranno.
Effettivamente, il tema di fondo del film non sembra così innovativo. Forse pure un po’ banale. Yes Man inoltre non è un film capolavoro, anzi. Però riesce ad accompagnare lo spettatore con leggerezza e alcune gag veramente divertenti.
Il punto di forza del film è però l’interpretazione di Jim Carrey, il quale da solo riesce a tenere a galla tutto il film. La sua espressività e il suo carattere dirompente riescono a colmare i buchi di trama, le scialbe interpretazioni di alcuni comprimari e la banalità di alcuni passaggi. Insieme a lui anche Zooey Deschanel si destreggia con efficacia in un ruolo non troppo interessante: il personaggio di Allison è infatti ingabbiato nel cliché della ragazza alternativa a tutti i costi, impegnata in tutte le più strampalate attività.
In conclusione, Yes Man è una simpatica commedia da divano, salvata dal baratro dell’ignominia dal sempreverde talento del solito vecchio e buffo Jim Carrey.
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