Il re – Come rivisitare l’Enrico V

Il re è un film del 2019 girato dall’australiano David Michod. Una rivisitazione dellEnrico V di Shakespeare che vanta la partecipazione di un cast d’eccellenza. Timothée Chalamet veste i panni di Enrico V. Robert Pattinson interpreta il principe francese, detto il Delfino. Joel Edgerton è invece il fedele compagno di Enrico: Falstaff. Edgerton non è un attore scelto a caso ma è il più grande interprete teatrale del personaggio di Enrico V di Shakespeare e, oltre a recitare, è anche co-sceneggiatore del film.

La trama de Il re

Enrico è il primo figlio di Enrico IV. Scontento della politica di tensioni attuata dal padre, si è dato alla vita popolare, allontanandosi dal palazzo e dai propri diritti e doveri di principe. Condivide le sue avventure con Falstaff, un ex soldato di re Riccardo.

Quando il padre e il fratello minore muoiono, Enrico si vede costretto a salire al trono. Ancora giovanissimo, Enrico V crede nella pace e nella solidarietà. Tuttavia, ben presto, sarà costretto a valutare l’idea della guerra. Infatti, appena viene eletto re, riceve come dono dal re di Francia una palla. Secondo la cultura del dono tipica dell’Europa moderna, la palla non è un dono consono ad onorare un re, al contrario, è interpretabile come un atto di sfregio. Nonostante i suoi consiglieri insistano per rispondere violentemente al dono inviato, Enrico decide di lasciar correre in nome della pace.

Nel frattempo l’aristocrazia inglese e il ceto ecclesiastico insistono per la guerra in Europa e fino a Gerusalemme. L’arrivo di un assassino mandato dal re di Francia per uccidere Enrico, fa si che il re inglese prenda la decisione di muovere guerra.

Il re

Contenuti e analisi

Il re è un film accurato da un punto di vista storico. Attenta è la scelta dei costumi, delle armi, dei paesaggi e delle ambientazioni. Ancora più curata è la resa dell’ambiente culturale dell’epoca. Prima di tutto la già nominata cultura del dono, viene presentata senza spiegazioni ma in modo storicamente attendibile. Allo stesso modo il film presenterà la cultura della guerra, della pace e delle alleanze matrimoniali.

Meno legata alla Storia con la S maiuscola e più connessa all’opera shakespeariana è invece la rappresentazione del tema dell’amicizia tra Enrico e Falstaff. Shakespeare ci insegna che un re non ha amici ma solo seguaci e nemici. Eppure Enrico V ha Falstaff ed è l’unico di cui può fidarsi. Nel film ritorna insistentemente la tematica della paura del re di non potersi fidare di nessuno, di essere solo nelle sue decisioni. Viene messa in luce la difficoltà dell’essere un sovrano. Ma Enrico, che riesce a tenere a bada le proprie inconsce manie di potere, in realtà non è solo e riesce ad affidarsi all’amico, prima, e alla futura moglie, poi.

Un’altra tematica presentata dal film è proprio quella dei matrimoni e della figura femminile. Le principesse erano figure fondamentali nella politica internazionale e spesso, divenute regine, erano donne capaci di esercitare un enorme potere all’interno e all’esterno dei palazzi reali. Spesso il loro sacrificio al matrimonio d’alleanza era ciò che salvava i popoli dalla guerra.

Infine Il re ci parla di inganno e manipolazione. L’Enrico V di Shakespeare è un classico della letteratura perché possiamo vedere rispecchiato il nostro presente in una storia del XV secolo. Governare non è facile, non lo era all’epoca e non lo è oggi e spesso chi governa è in balia della volontà dei ricchi. Enrico è manipolato dall’inizio alla fine dal suo consigliere, che ha interessi economici nella guerra contro la Francia e, in realtà, nessuna decisione è presa dal re, ma ogni sua scelta è indotta. E’ facile riconoscere meccanismi che ancora oggi si innescano, spesso è il denaro a muovere la politica e non il contrario.

Recitazione e fotografia in Il re

Da un punto di vista tecnico il film è impeccabile. La fotografia è ampia e luminosa. Realistiche le ambientazioni e le scenografie. Affascinante la scena dell’investitura del re.

La sceneggiatura procede lentamente realizzando una pellicola lunga più di due ore, ma non pesante e gradevole. La storia è avvincente e accattivante, del resto uno Shakespeare non può che essere tale, ma anche la resa visiva e cinematografica fa la sua parte.

Bravi gli attori. In particolare Robert Pattinson realizza un’interpretazione da vero professionista che si inserisce in un periodo di grande crescita e successo per l’attore che sembra non stare sbagliando un colpo. In lingua originale è interessante notare la capacità di Pattinson di recitare in inglese con un finto accento francese.

Conclusioni

Il re è un film lungo ma piacevole. Un buon film da un punto di vista storiografico (nella sua rappresentazione dell’epoca), letterario (nella sua rivisitazione di Shakespeare) e cinematografico (nella scelta degli attori e nella resa visiva).

Non è il solito film storico che mal si adatta ai gusti dello spettatore medio ma ha la sua dose di suspense, mistero e anche un po’ di azione.

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