Il regista Mike Mills, già autore di opere come Beginners e Le donne della mia vita, si cimenta in un film di formazione intitolato C’mon C’mon, con Joaquin Phoenix come protagonista.
Se nei film precedenti, in particolare in Beginners, Mills aveva analizzato le ultime fasi della vita, in quest’ultimo film parte dalla fanciullezza per dare un senso concreto e meno disperato all’età adulta. L’eroe di questa pellicola in bianco e nero è un Phoenix di mezza età che, attraverso una fugace ma intensa esperienza genitoriale, avrà modo di cambiare completamente visione della vita e cominciare, forse, un ulteriore percorso.
La trama di C’mon C’mon (2021)
Johnny (Phoenix), giornalista radiofonico, impegna il suo tempo nell’intervistare le persone più disparate per tutta l’America, soprattutto ragazzini e adolescenti, chiedendo loro cosa pensano del presente, degli adulti e cosa riserverà il futuro. Il suo lavoro si ferma improvvisamente quando si vede costretto a raggiungere la sorella Viv a Los Angeles. La donna, sposata e con un figlio di nove anni, Jesse, deve allontanarsi alcuni giorni per raggiungere il marito, da tempo mentalmente disturbato.
Johnny, nonostante la sua attività lavorativa lo porti spesso a contatto con ragazzi di ogni età, decide di prendersi cura di Jesse ma i primi giorni di convivenza resta completamente soprattutto dalla complessità del nipote. Quest’ultimo vive e si muove nel mondo ma con le sue regole, i suoi giochi e i suoi ritmi e Johnny dovrà impegnarsi enormemente prima di poter entrare nell’universo del piccolo Jesse e capire cosa lo spaventa e cosa gli dà gioia.
Non riuscirà completamente nell’impresa, anche se fra i due si instaura giorno per giorno un rapporto di simpatia e rispetto. Johnny fatica a mettersi nei panni del bambino; Jesse, d’altro canto, è restio a voler affrontare la realtà, la lontananza della madre e la malattia del padre. Riusciranno comunque, e sebbene le differenze e i contrasti, a creare un loro personalissimo mondo all’interno del quale poter comunicare e diventare amici.
Il ruolo della madre e quello del “padre“
Come la letteratura e il cinema ci insegnano, non è cosa semplice capire i sogni, i giochi e i capricci di un bambino. Opere come Incompreso di Luigi Comencini e Kramer vs Kramer, descrivono come più naturale per una madre il compito di crescere i propri figli. Allo stesso modo, il rapporto padre/figlio viene rappresentato come un ostacolo enorme, che non sempre si riesce ad oltrepassare. Ciò che C’mon C’mon aggiunge è lo stress che una madre deve compiere ogni giorno per poter mandare avanti la casa. Quello della donna è un ruolo alla quale sembra essere votata in maniera innata. Non è sempre così. A volte la figura paterna, o in generale quella maschile, riesce a superare la barriera che la separa dal fanciullo.
Nel film di Mills, Johnny deve apprendere a svestirsi degli abiti dell’uomo maturo e tornare bambino per poter relazionarsi con Jesse. È grazie ai consigli telefonici di Viv che Johnny potrà iniziare a parlare con il nipote. Viv, interpretata da Gaby Hoffman, è costantemente madre, moglie e sorella che non può essere svincolato dal compito di aiutare, gestire ed amare senza distinzione. Johnny, Jesse e Paul, il marito, non possono non apprendere da lei.
Jesse, alla scoperta di ciò che c’è fuori
In C’mon C’mon sorprende il personaggio di Jesse, che non è poi così dissimile da Andrea, nel già citato capolavoro di Comencini, dal Billy di Kramer vs Kramer o da altri bambini che sono il fulcro di altrettanti film di formazione. Jesse (Woody Norman) è un uomo nudo che non si è ancora fatto, e per questo si sente temporaneamente libero di giocare con il suo regolamento.
Tornando al ruolo materno, la madre è la prima persona che può capire un figlio ma è allo stesso tempo la prima che sa dove ferire, proprio perché in questo, chiamiamolo istinto, conosce la sua creatura ancora prima che questa possa nascere. Per Jesse, quindi, ci vuole un estraneo che lo allontani dal nido familiare e che gli indichi una strada diversa dalla poter apprendere e crescere.
Jesse e Johnny rappresentano la stessa persona e Mills ce lo mostra in una relazione che stenta a nascere, che sboccia e subito dopo si secca, con infinite cadute e rialzate. Uno impara a crescere, l’altro impara a smettere di crescere trovando in Jesse il bambino che non è più ma anche il padre che un giorno potrà essere.
Gli attori
I protagonisti principali di C’mon C’mon sono tre: Johnny, Jesse e Viv. Il primo è interpretato da Joaquin Phoenix che, dopo il successo di Joker e l’Oscar, si cimenta in un ruolo meno impegnativo ma comunque sempre denso di emozioni. Il suo Johnny è l’emblema dell’uomo un pò cupo, con i suoi impegni e piani, che deve rimettere in discussione i suoi ideali, il lavoro e il suo tempo libero per badare 24 ore su 24 al nipote. La sua prova recitativa, come sempre ben studiata e realista, è pacata, razionale; in vista di un figlio in arrivo, è anche un modo per studiare meglio il personaggio del padre.
C’è poi Jesse, interpretato da Woody Norman. Al fianco di Phoenix, anch’egli con una carriera da attore bambino, e come lui anche il compianto fratello maggiore River, Norman apprende il mestiere dell’attore nel ruolo di un bambino che deve apprendere a crescere e a vivere nel mondo degli adulti.
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