Uscita su Sky nel 2020, Petra è una serie tv italiana diretta da Maria Sole Tognazzi. La regista di Passato prossimo e Viaggio sola porta sul piccolo schermo un personaggio femminile nato dalla penna della celebre scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett.
L’eclettica Paola Cortellesi interpreta magistralmente questa detective sui generis che, dopo aver abbandonato la carriera di avvocato e due mariti, ha scelto di condurre un’esistenza solitaria che comprende solamente il lavoro e sporadici flirt occasionali. Petra appare come una donna anticonformista che ha avuto l’ardire di scegliere se stessa. Nel corso degli episodi però scopriremo che dietro questa corazza si celano non poche fragilità. L’unico individuo con il quale Petra instaura, nel corso della serie, una parvenza di rapporto sociale è il suo fidato collega Antonio Monte, incarnato dal bravissimo Andrea Pennacchi.
Completano il cast di Petra i talentuosi Diego Ribon, Antonio Zavatteri, Riccardo Lombardo e Simone Liberati.
Paola Cortellesi rifugge qualsivoglia virtuosismo, mettendosi totalmente al servizio della storia. L’ osannata attrice romana lavora infatti di sottrazione, dimostrando di essere in grado di fare tutto. Petra è una serie scevra da finti perbenismi che ha il coraggio di affrontare in maniera inusuale temi scottanti come quello dello stupro, del traffico illecito di animali, delle sette e della prostituzione.
La forza di questa serie è che tutto ciò viene messo alla berlina senza retorica. In talune circostanze Petra risulta addirittura disturbante per lo spettatore. Non mancano sequenze cruente degne delle migliori serie crime statunitensi. Paola Cortellesi, da sempre paladina dei diritti femminili, qui riesce ad essere l’emblema stesso della donna emancipata. Petra è un essere umano imperfetto che lavora a ritmo serrato, fa sesso, impreca ecc… Ed è proprio per questo che la serie si può definire come un inno alle donne. Perché l’emancipazione esiste laddove c’è normalità. E quest’antieroina lo è in maniera viscerale, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Pertinente a tal proposito risulta essere il seguente aforisma della nota scrittrice statunitense Gloria Steinem: “Una femminista è qualcuno che riconosce l’uguaglianza e la piena umanità di donne e uomini.”
Maria Sole Tognazzi mette in scena una vicenda in cui albergano nostalgia e ironia al tempo stesso. Per certi versi Petra è la versione femminile di Rocco Schiavone, la popolare serie TV nella quale Marco Giallini veste i panni di un burbero ed affascinante vicequestore alle prese con i propri demoni. Petra Delicato e Rocco Schiavone sono due personaggi politicamente scorretti ancorati ad un passato che li ha duramente segnati, impedendo loro di proseguire la propria esistenza in modo sereno.
Un altro elemento molto importante di Petra è la location. Non è un caso infatti che la serie in questione sia ambientata a Genova, una città portuale dalle molteplici sfumature che alterna zone malavitose a quartieri bellissimi, ricchi di cultura. La stessa Petra è una donna complessa piena di contraddizioni che sta vivendo una fase di transizione nella sua esistenza. Gradualmente sta tentando di riaprirsi al mondo e di imbarcarsi verso la felicità.
Il seguente estratto del terzo romanzo di Petra riassume il significato di questa imperdibile serie noir targata Sky: “Se a 40 anni non ti sei riconciliata con le tue stranezze significa che gli altri sono riusciti a diluire il tuo cervello nella mediocrità.”
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