Uscito al cinema nel marzo dello scorso anno, Mancino naturale, diretto da Salvatore Allocca, vede come protagonista Isabella (Claudia Gerini), una vedova sulla cinquantina che come obiettivo ha quello di far diventare il figlio dodicenne Paolo (Alessio Perinelli) un giocatore di calcio professionista.

La trama, all’apparenza banale, cela in realtà una certa complessità. Allocca, infatti, si serve del calcio come espediente per scandagliare l’anima dei personaggi del film. La Gerini è monumentale nei panni di questa “mamma coraggio” di viscontiana memoria. La pellicola rievoca palesemente Bellissima, un vero e proprio capolavoro della Settima Arte nostrana, sublimato dall’eccellente performance dell’indimenticata Anna Magnani.
Isabella è una donna dei nostri tempi alle prese con la paura di non riuscire ad arrivare a fine mese ma soprattutto con il timore di non poter dare a suo figlio la possibilità di diventare un campione. Questa bellissima e affascinante donna dentro di sé nasconde un lato oscuro ed è proprio questo che ce la fa amare ancora di più.
Il regista de Gli sposi clandestini, Taranta on the road e Il mio miglior amico non fa della protagonista una martire da compatire. Al contrario, Isabella è una donna piena di difetti con la quale si entra, anche per merito dell’indimenticabile prova dell’attrice romana, immediatamente in empatia. Completano il cast attori d’eccezione come il giovane Perinelli, vera e propria scoperta della pellicola, Massimo Ranieri nel ruolo di uno squallido talent scout e il bravissimo Francesco Colella in quello di uno sceneggiatore ingenuo e sensibile.
Mancino naturale è un’opera per certi versi neorealista che fotografa la società odierna in maniera lucida e onesta. In quest’ultima fatica di Allocca inoltre viene messo alla berlina il comportamento inaccettabile tenuto da alcuni genitori nei confronti del calcio praticato dai figli. Bellissime le sequenze in cui Paolo, ogni volta che vede la madre litigare sugli spalti, decide di segnare per vederla felice. Lo sport dovrebbe infatti dare gioia alla gente e non il contrario. Pertinente a tal proposito risulta essere il seguente aforisma di Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione”.

Nel corso degli anni molti registi nostrani hanno portato sul grande schermo storie ambientate nel mondo del pallone. Esempi illustri sono indubbiamente Ultrà, La partita, Al bar dello sport, Il presidente del Borgorosso Football Club, L’allenatore nel pallone, tra i tanti. Modi differenti ma a loro modo tutti efficaci di raccontare un fenomeno che nel bene e nel male condiziona la vita di milioni di italiani. In definitiva consiglio spassionatamente di recuperare questa pellicola. Mancino Naturale è una piccola storia illuminata dal talento di una grande attrice, Claudia Gerini.
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