Le buone stelle – Broker è un film coreano scritto e diretto da Hirokazu Kore’eda. E’ uscito nelle sale nel 2022 e ha ricevuto la candidatura per la palma d’oro al Festival di Cannes dove ha anche ricevuto il premio come migliore attore protagonista.
Racconta la storia di una giovane madre, So young, che abbandona suo figlio in una baby-box, ovvero uno sportello adibito a tale uso dalla chiesa coreana. Contemporaneamente, Sang e Dong-soo sono due uomini che intercettano i bambini abbandonati nella box e li vendono a ricche coppie di tutto il paese. La detective Soo è sulle loro tracce.
Le storie di questi quattro personaggi si incrociano in un viaggio che per ognuno di loro ha un significato diverso.
Le buone stelle – la trama
So young è una giovanissima prostituta che rimane incinta di un cliente, esponente della malavita coreana. Per evitare che questi la costringa con la violenza ad abortire, lo uccide e si dà alla fuga. Durante la fuga decide di abbandonare il bambino in una baby box, promettendo di andare a riprenderlo. Qui il bambino viene rapito da Sang e Dong-soo. Sang è un uomo che non ha saputo essere padre e Dong-soo è un giovane uomo che non ha potuto essere figlio, in quanto abbandonato dalla madre quando era ancora in fasce e cresciuto in un orfanotrofio.
Quando So young torna a cercare suo figlio si imbatte nei due uomini che la convincono a prendere parte al loro piano e vendere il bambino. I tre si mettono in viaggio alla ricerca di una coppia di acquirenti. Nel frattempo, la detective Soo con la sua aiutante li insegue. Soo è una donna che non riesce ad avere figli e vive il suo lavoro contro il traffico di minori come una vera e propria missione di vita.
A poco a poco emerge la storia di ognuno dei personaggi del film e lo spettatore comprende le ragioni che guidano le loro azioni.
Commento
Le buone stelle è un film sulla genitorialità. Sull’essere o non essere genitori, sul volerlo o non volerlo essere. E’ un film sull’amore e sulla famiglia, sulla comprensione e sull’accettazione delle proprie colpe ed errori, sul perdono. Forse, alla fine dei conti, presenta un quadretto un po’ troppo idealizzato.
Il film è ben fatto e scorrevole, con leggerezza tocca tematiche complesse e profonde. La caratterizzazione dei personaggi è ben riuscita. La fotografie e le inquadrature sono meravigliose e di per sè valgono la visione del film sul grande schermo. Nella versione italiana lascia molto a desiderare il doppiaggio che è fatto davvero male.
Il messaggio finale di Le buone stelle è un messaggio d’amore e condivisione sull’importanza dell’adozione, presentando l’idea di una famiglia allargata in cui non solo il sangue unisce le persone.
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