Gina Lollobrigida sarà per sempre “La donna più bella del mondo.”

Gina Lollobrigida, recentemente scomparsa, è stata senza dubbio una stella della Settima Arte, amata sia in Italia che all’estero.

La “Lollo” nazionale nasce a Subiaco (Roma) nel 1927. Dopo aver studiato all’Istituto di Belle Arti, inizia il suo cammino nel mondo dello spettacolo nel lontano 1947, anno in cui si classifica terza al celebre concorso di Miss Italia.

Successivamente prenderá parte a film come Il delitto di Giovanni Episcopo (1947) di Alberto Lattuada e Campane a martello (1949) di Luigi Zampa. Negli anni a venire Lollobrigida si dividerà tra pellicole nostrane e straniere.

Gina Lollobrigida – la nascita di un’icona

La consacrazione vera e propria, però, avverrà nel 1953 quando il regista Luigi Comencini le affiderà la parte dell’ormai iconica Maria “la Bersagliera”, una giovane ed avvenente popolana che farà capitolare sia il maturo maresciallo dei carabinieri – interpretato dall’indimenticato Vittorio De Sica – che il giovane appuntato settentrionale – incarnato da Roberto Risso – in Pane, amore e fantasia; seguito l’anno dopo da Pane, amore e gelosia.

Questa ragazza scanzonata e bellissima entrerà nell’immaginario collettivo di milioni di italiani, divenendo un autentico emblema dell’Italia del Dopoguerra. Un paese in cui albergava un’encomiabile voglia di risalire la china.

I due lungometraggi di Comencini citati poc’anzi si possono considerare i pionieri del cosiddetto Neorealismo rosa, un nuovo filone che segnerà la commedia all’italiana del decennio successivo.

Dopo il ruolo de “La Bersagliera”, Gina Lollobrigida diventerà una star internazionale amata in particolar modo in America e in Francia. Negli anni successivi realizzerà numerosi film di successo che la porteranno ad aggiudicarsi premi prestigiosi quali un Golden Globe, sette David di Donatello e tre Nastri d’argento.

Più che un’attrice

La Lollo, dopo aver offerto performance straordinarie in opere del calibro di La donna più bella del mondo (1955) di Robert Z. Leonard, La legge (1959) di Jules Dassin, Le bambole (1965) di Mauro Bolognini e Le avventure di Pinocchio (1972) dello stesso Comencini fra le tante, si ritirerà dal cinema nel 1975 per dedicarsi al giornalismo, alla fotografia e alla scultura; suggellando, qualora ce ne fosse stato bisogno, il suo proverbiale eclettismo.

Pensate che negli anni settanta intervistò persino Fidel Castro in qualità di fotoreporter. Il 2 febbraio 2018 Gina Lollobrigida ha ricevuto la sua stella a Hollywood sulla Walk of Fame; il coronamento di una carriera invidiabile, durante la quale l’indimenticabile attrice romana ha preso scelte difficili, ragionando sempre con la propria testa.

Nota era la sua fortissima personalità, caratteristica indispensabile per essere appunto quello che era, una Diva.
Meritevole di essere menzionato risulta il seguente aforisma della Lollo che appare purtroppo ancora oggi attuale:

Quello che mi fa arrabbiare è che alla donna hanno sempre cercato di togliere qualche cosa e ancora oggi questo continua. Sono sempre gli uomini che vanno avanti e la donna sempre un passo indietro e questo non è giusto.

Lei, femminista vecchio stampo, ha ottenuto un successo mondiale riuscendo a non tradire mai se stessa. Per questo motivo, resterà per sempre “La donna più bella del mondo”.

gina lollobrigida

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