Ormai arresa all’idea che gli horror commerciali americani che arrivano al cinema non facessero più paura dal 2010, ho preso l’abitudine di andare da sola a vedere le nuove uscite sul grande schermo. Evil Dead Rise è decisamente il film che pone fine a questa mia malsana abitudine.
Girato e scritto dal regista irlandese Lee Cronin, Evil Dead Rise è uscito ad aprile 2023, un po’ all’ombra del più pubblicizzato e atteso The Pope’s exorcist con Russel Crowe.
Evil Dead Rise – la trama
Evil Dead Rise ha una trama abbastanza lineare e classica, ma arricchita da elementi originali. Durante un terremoto, si apre una voragine nel pavimento di un palazzo di periferia e un ragazzino curioso, Danny (Morgan Davies), ci entra dentro e trova un libro e dei dischi in vinile. Appassionato di musica e dj set, il giovane prende i dischi e, attratto dal valore economico che il libro sembra poter avere, porta con sé anche quello strano volume.
Il libro si apre con un sacrificio di sangue, ferendo la mano del ragazzo. Danny vive con le sorelle Bridget e Kassie e la madre Ellie. Con loro si trova anche la zia Beth. Danny, aprendo il libro e ascoltando i dischi, risveglia qualcosa che, dal profondo della voragine sotto il palazzo, si libera e si impossessa del corpo della madre.
La madre Ellie, interpretata da Alyssa Sutherland, già faceva paura prima di avere il diavolo dentro. Figuriamoci dopo.
Un horror ben fatto
Evil Dead Rise è un horror ben fatto sotto ogni punto di vista. La trama è interessante e presenta la giusta dose di topoi del genere, senza però diventare mai scontata. La scena con cui si apre il film è in realtà la chiusura della storia e questo genera curiosità nello spettatore, ma anche ansia e tensione.
Le inquadrature sono ben realizzate e generano suspense e paura, insieme a un uso magistrale del make up e degli effetti speciali. La fotografia è buia e inquietante. La recitazione è ottima. La trama è incalzante e non c’è un minuto di pace. L’agitazione generata nel pubblico è palpabile. Gli horror prodotti negli USA negli ultimi anni, hanno tutti il vizio di essere lenti, di generare tensione ma senza arrivare mai, o quasi mai, alla scena spaventosa vera e propria. Evil Dead Rise non è così, è uno spavento dietro l’altro. Il regista riesce a generare tensione in tempi brevissimi e a incanalarla verso una realizzazione inquietante e inaspettata. Il ritmo è così veloce che il film sembra essere lunghissimo.
Splatter, sangue, corpi smembrati, ma niente è inquietante come la faccia di Alyssa Sutherland modificata dal trucco e da una capacità mimica impressionante.
Evil Dead Rise è un film che fa paura e che merita di essere visto al cinema, forse leggermente esagerato il bagno di sangue finale ma, nel complesso, è un horror che davvero merita di essere definito tale.
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