Cortometraggi per le scuole – La sezione 12+ di Visioni Fantastiche

La sezione 12+ del festival Visioni Fantastiche contiene cortometraggi che sono rivolti a giovani cinefili fra i 12 e i 15 anni d’età diretti da registi provenienti da ogni parte del mondo: Stranded, Des tout petits riens, Los Olvidables, Il tuffo di Marianna, Burnt, As you like it?, La Fiamma, The Blue Butterflies Path.

Questa sezione del festival come tutte le altre e come tutti gli altri laboratori, masterclass e lungometraggi sono realizzati in presenza al palazzo dei congressi di Ravenna e anche online sulla piattaforma MyMovies.

Stranded, 12′

Il primo della sezione 12+ di questa seconda edizione di Visioni Fantastiche è un corto proveniente dalla Germania e in pochi minuti e con un mirabile trucco visivo di giochi di ombre racconta la seconda guerra mondiale. In particolar modo racconta la Shoah attraverso i punti salienti di quel tragico e maledetto evento.

Da Theresienstadt e da Bergen Belsen molti furono i prigionieri che trovarono la morte o che da lì partirono con i treni per Auschwitz. Anche dopo quegli anni oscuri alla fine arriva la luce e la liberazione. Il corto di Robert Hirschmann ritrae l’olocausto dietro attraverso le ombre di tutti coloro che in quel drammatico destino hanno trovato la fine o una storia da raccontare: per non dimenticare.

Stranded di Robert Hirschmann, presentato al festival Visioni Fantastiche.
Stranded (Gestrandet), di Robert Hirschmann a Visioni Fantastiche.

Des tout petits riens, 6′

Storia d’amore, anche questa animata, diretta dal regista francese Raphaël Jouzeau che immagina l’amore e le sue problematiche infinite come un viaggio in macchina senza vitalità e la scoperta di un amore che ancora pulsa come un incidente d’auto.

A morire non è la giovane coppia bensì una povera volpe che prima di morire parla con i due innamorati. Un corto che come lo stesso disegno è funereo e che non sembra portare ad un lieto fine. Forse nemmeno ad un finale tragico ma semplicemente ad un costante andare avanti e prendere la vita e l’amore così, come viene. In un istante ecco spiegato il logorio di un rapporto che può finire o anche rinascere.

Los Olvidables, 9′

Qui, nell’opera della spagnola Laura Calavia Safont, più che l’amore è narrato il sentimento che non riesce a sbocciare appieno. Una donna frequenta un uomo ma al successivo appuntamento lui non si presenta. Si farà vivo solo alcuni giorni più tardi, tutto sporco e malridotto. Era stato rapito e tenuto nascosto da dei misteriosi rapinatori: questo confessa l’uomo all’incredula donna.

Non l’amore, e nemmeno il dramma della donna. Con ironia la regista svela la verità che si nasconde dietro agli errori degli uomini, ai loro ritardi e agli appuntamenti mancati. Sono sempre stati rapiti da malviventi o persino dagli alieni. La cosa migliore da fare è perdonarli.

Il tuffo di Marianna, 4′

Gianfrancesco Iacono, in un film d’animazione grigio come la vita della quattordicenne Marianna, racconta di questa giovane ragazza e della perdita del suo amore. In una Palermo tutt’altro che assolata e affollata, Marianna vaga sena meta domandandosi se mai potrà avere nuovamente fiducia nella vita.

Dopo il primo corto d’animazione che è Turno di notte, con Il tuffo di Marianna, Iacono realizza una storia sulla morte, sui giovani, la loro insicurezza ma anche sul loro completo abbandono.

Sezione 12+ di Visioni Fantastiche.
Il tuffo di Marianna, di Gianfrancesco Iacono. Visioni Fantastiche 2020.

Burnt, 5′

Gli Shinigami, ovvero spiriti che sono la personificazione della morte, rivivono nello short film tedesco di Direnc Sahin. Un contadino, dopo aver perso la propria figlia, decide di suicidarsi, ma uno Shinigami corre in suo aiuto facendogli capire che la durata di una vita non può e non deve essere cambiata. Tutto è stabilito e regolato da un progetto più immenso.

Sulla scia della parabola o delle novelle, Sahin racconta un Giappone con i toni più occidentali ed europei -e questo è sottolineato anche da un particolare disegno- cercando di far comprendere a tutti le tradizioni e i miti nipponici.

As you like it?, 9′

Altro cortometraggio proveniente dalla Germania, diretto da Hannes Rall. Trasposizione animata, in chiave più fanciullesca e soprattutto con i tratti e gli stili d’Oriente dell’omonima opera di William Shakespeare. Di grande ispirazione per quest’opera sono i tradizionali spettacoli comici di marionette e l’animazione di Lotte Reiniger.

La Fiamma, 20′

Film italiano di Giacomo Talamini. Con l’uso di un tedesco antico -paragonabile ad un dialetto delle montagne svizzere-, La Fiamma ricalca un po’ le antiche tradizioni di un popolo montanaro fondate sulla superstizione e sull’esistenza di demoni che dominano le foreste circostanti.

In prossimità dell’inverno il giovane Elk, malato e in fin di vita, viene sorvegliato dalla sorellina e dai due fratelli, mentre il padre e gli uomini del villaggio scendono a valle per cercare aiuto. Il loro è invece un pretesto per aiutare i figli ad affrontare la paura della morte e così anche quella di una vita che, soprattutto nel XVII secolo, non era per niente facile.

Colpo di scena finale che somiglia molto ad un film di M. Night Shyamalan. Impossibile non vedere in questo corto delle somiglianze con The Village. La differenza è che nel film di Shyamalan il villaggio era un riparo dalla violenza del mondo moderno. Era un piccolo riparo cercando di tornare alle radici e ad una visione più antica della vita nella comunità. Nel film di Talamini la credenza e la fede disperata sono le uniche cose che restano da fare per far fronte alle incertezze e alle malattie.

La Fiamma, diretto da Giacomo Talamini e presentato al festival Visioni Fantastiche.
La Fiamma, di Giacomo Talamini.

The Blue Butterflies Path, 11′

Ultimo film di questa sezione di Visioni Fantastiche, il film del regista brasiliano Vini Wolf racconta di un lupo che da cucciolo si fa strada in un mondo in rovina. Tanti ostacoli sul suo cammino ma con la costante speranza di un futuro più roseo e migliore.

Favola moderna che cerca di instillare un pizzico di ambientalismo in giovani studenti, perché non seguano e commettano, un giorno, gli stessi errori commessi in passato.

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