Venti anni di Nightmare – A Ravenna si festeggia il lato oscuro del cinema

Con l’aumentare delle tenebre ritorna l’immancabile appuntamento col lato oscuro del cinema che anima da ormai vent’anni l’autunno ravennate. Ebbene sì. Festeggiamo venti anni di Nightmare, venti anni di indagini e esplorazioni su quel lato oscuro che tanto affascina cineasti e cinefili.

L’edizione 2022 del Ravenna Nightmare si apre il 12 novembre con i festeggiamenti all’ormai consueta location del Palazzo del Cinema e dei Congressi dove tutto lo staff brinderà insieme agli appassionati accorsi per l’evento. L’Opening Night, a ingresso gratuito, continuerà poi con la proiezione gratuita del film più particolare della sezione Contemporanea del Nightmare: Lamb, interpretato magistralmente da Noomi Rapace. Il film, come l’intera edizione 2022 della kermesse bizantina, ruota intorno al tema affascinante della metamorfosi.

Prima di festeggiare questi venti anni di Nightmare però, la collaborazione tra il festival, la Cineteca di Bologna e l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giuseppe Verdi di Ravenna ci regala una meravigliosa première: la versione restaurata del Nosferatu – Eine Symphonie des Grauens di Friedrich Wilhelm Murnau, in occasione dei 100 anni dell’opera.

Il punto forte del Ravenna Nightmare è, come al solito, la sezione Contemporanea dove si trovano film come La terra dei figli, di Claudio Cupellini, Nope, di Jordan Peele, Crimes of the Future, di David Cronenberg, Lamb, di Valdimar Jóhannsson e Men, di Alex Garland.

Negli anni il Ravenna Nightmare è cambiato e si è evoluto, da festival dedito al cinema di genere a una manifestazione più ampia capace di abbracciare il cinema come forma d’arte nel suo complesso, rimanendo però fedele a quella volontà di scoprire cosa c’è al di là della luce.

“Il lato oscuro del cinema (e della televisione, ovviamente)– dice Franco Calandrini, direttore artistico del festival –è quello in cui si incontrano, da anni e sempre più spesso, le opere più interessanti e innovative; noi abbiamo anticipato questo vento di cambiamento. Il confine tra l’azione di un regista di genere che introduce nelle proprie opere istanze fortemente autoriali e la prassi di un regista-autore che utilizza i codici del genere per arrivare ad altre ribalte si è assottigliato talmente tanto da diventare impercettibile: il lato oscuro, del cinema e della televisione, e anche del vivere, ha trovato, all’interno del nostro festival, pieno diritto di cittadinanza, e così sarà per gli anni a venire.”

Appuntamento quindi a Ravenna, dal’11 al 19 Novembre.

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