Malcom in the middle – perché riguardarla oggi?

Malcom in the middle è una serie iniziata nell’ormai lontano anno 2000. Un must per chi tra i lettori è nato negli anni ’90. In Italia, infatti, veniva trasmessa in orario pomeridiano e proposta come programma per bambini e preadolescenti. Composta da 7 stagioni, l’ultima risale al 2006.

Come la maggior parte delle serie che ci sparavamo da piccoli, Malcom non è in realtà adatta ai bambini, ma è fenomenale se rivista da adulti. Ha la giusta dose di ironia, è stravagante e ha quella magica capacità di tenerti incollato episodio dopo episodio.

Malcom in the middle – trama e personaggi

Per chi non l’avesse mai vista o non se la ricordasse, Malcom è un bambino dotato di un’intelligenza fuori dal comune, la serie mostra la sua vita alle prese con la scuola per geni a cui viene iscritto. Malcom è il terzo di quattro fratelli maschi e la sua famiglia è, a dir poco, particolare. La famiglia e le sue dinamiche sono in realtà il vero protagonista della serie.

Francis, il fratello maggiore, interpretato da Christopher Masterson, è il ribelle della famiglia, completamente incapace di rispettare le regole e, per questo, è stato mandato in una scuola militare. Segue le avventure del resto della famiglia a distanza, spesso collegandosi per telefono (ovviamente fisso) e ne combina di tutti i colori al comandante dirigente della scuola.

Reese, il secondo genito (Justin Berfield) è il bulletto della scuola e della casa. È il fratello per età piu vicino a Malcom e tra i due vige un rapporto di amore, odio, competizione e sostegno reciproco molto realistico.

Poi c’è Malcom (Frankie Muniz) che è geniale in tutti i settori ma vive il suo dono come un possibile ostacolo alla sua vita sociale. Dewey, invece, è il fratello piccolo e stupido a cui Malcom deve stare dietro.

Ma le grandi stelle della serie sono i genitori. Lois, la madre (Jane Frances Kaczmarek), è un personaggio forte e contrastante. Tutta la famiglia dipende da lei e dalla sua organizzazione. A volte è una mamma super autoritaria e manipolatrice che deve avere tutto sotto controllo. Altre volte è la prima a lanciarsi in situazioni che non si addicono a un genitore, come ricevere l’insegnante di Malcom con le tette al vento.

Hal, il padre (Bryan Lee Cranston), non è diverso da Lois, ma in generale meno autoritario, meno intelligente e meno attento alle esigenze dei figli rispetto alla moglie.

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Malcom in the middle – analisi

La serie si struttura su episodi liberi non connessi l’uno all’altro ma, nonostante questo, ogni episodio fa venire voglia di guardarsene un altro. Questo perché la serie è divertente e la trama accattivante. Gli espedienti narrativi utilizzati sono azzeccati e tipici di una comicità figlia degli anni ’80 che oggi non si trova più da nessuna parte.

Devo ammettere che la parte piu bella di rivedere Malcom sta nel pensare che mi era permesso guardarla quando avevo 7 anni. Malcom in the middle non è una serie con doppi sensi nascosti: è una serie estremamente esplicita. Si parla di sesso, morte, nudità, bullismo. Molte scene sono decisamente non educative. Ma, forse proprio per questo, Malcom in the middle funziona. É realistica e irriverente.

Rappresenta una famiglia di classe media che con due stipendi fa fatica ad arrivare a fine mese, con quattro figli maschi fuori controllo ma con la fortuna (che a volte sembra sfortuna) di aver ricevuto il dono della genialità di Malcom. Un dono con cui tutta la famiglia deve imparare a fare i conti.

Malcom in the middle veniva proposto come programma per bambini perché gran parte della serie è dedicata al mondo della scuola; a come sopravvivere in classe, farsi degli amici, affrontare verifiche ed esposizioni.

Tematiche di inclusività

Quando dico che Malcom in the middle non è adatta a un pubblico giovane, mi riferisco al fatto che contiene argomenti e contenuti che riteniamo che un bambino non dovrebbe consumare, oppure che in alcuni casi mostra atteggiamenti e comportamenti da non imitare. Tuttavia la serie, per certi versi, è molto piu inclusiva di altre serie prodotte oggi. Il migliore amico di Malcom è un bambino nero in sedia a rotelle e il loro rapporto è sano e alla pari. Malcom non tratta mai l’amico in modo diverso perché disabile e i due vivono numerosi avventure esilaranti.

Anche il tema del bullismo è centrale in Malcom in the middle. Malcom viene bullizzato perché frequenta il corso per bambini dotati. Reese invece fa il bulletto sia a casa che a scuola e non riesce ad interagire in modo diverso con amici e compagni. Francis fa il bullo con gli adulti ma in realtà viene lui stesso bullizzato e picchiato dalla maggior parte dei suoi compagni della scuola militare.

Per quanto riguarda le relazioni, la serie mostra le difficolta tipiche di una famiglia. Un rapporto genitori-figli altalenante ma basato sull’amore. Incomprensioni, allontanamenti e riappacificazioni. Il rapporto tra i genitori di Malcom, invece, è molto spontaneo e mostrato in modo esplicito sia nei litigi che nei momenti di passione. Lois e Hal sono sempre molto complici, anche se a volte Hal sembra essere il quinto figlio di Lois.

Conclusioni

Malcom in the middle é una serie spensierata da riguardare in tranquillità per farsi due risate. Si può guardare anche senza seguire una sequenza temporale precisa, saltando da una stagione all’altra per vedere come cambiano i protagonisti bambini in sei anni di registrazioni.

Per chi l’ha amata da piccolo, riguardarla sarà uno spasso e per chi non l’ha mai vista é decisamente un prodotto interessante a livello cinematografico, con le sue ambientazioni anni ’90, e a livello narrativo, con i suoi espedienti comici e i suoi personaggi sui generis.

A mio parere è una delle serie prodotte negli anni 2000 che piu merita un rewatched. Soprattutto, se si è in cerca di qualcosa di leggero, un po’ nostalgico, ironico e irreverente.

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