Ebbene si, un nuovo film su Batman. Tanti si chiederanno: ce n’era davvero bisogno? Probabilmente no, ma si sa, ormai dai film sui supereroi e specialmente dalla Warner Bros ci si può aspettare di tutto. Com’è successo per il Joker di Todd Philips, film vincitore al Festival di Venezia 2019 e ai premi Oscar nel 2020, anche questo nuovo Batman si discosta da quello che è il DC Extended Universe, raccontando una storia indipendente.

La lavorazione di The Batman è stata molto travagliata. Inizialmente doveva essere diretto, scritto ed interpretato da Ben Affleck; successivamente, nel corso degli anni è arrivato alla regia Matt Reeves (regista di Cloverfield e degli ultimi film sul Pianeta delle Scimmie) che ha dimostrato di saper lavorare molto bene nell’ambito dei blockbuster. Per interpretare l’uomo pipistrello è stato scelto Robert Pattinson, un attore di grande talento che, dopo Twilight, ha lavorato per importanti registi come David Cronenberg, Claire Denis, i Fratelli Safdie, Werner Herzog e Robert Eggers.
L’idea di trovarlo in un blockbuster del genere era abbastanza strana, vista la carriera che stava intraprendendo, ma la sua presenza in questo film dava buone speranze anche agli spettatori più esigenti. The Batman riesce incredibilmente ad essere un gran bel film, dimostrandosi sicuramente uno dei lavori migliori tratti dai fumetti e tra le pellicole più coraggiose degli ultimi anni per quanto riguarda la narrazione, la messa in scena, nonchè probabilmente il miglior film sul paladino di Gotham assieme a Batman – Il Ritorno e Il Cavaliere Oscuro. Reeves confeziona un lavoro eccellente a livello registico costruendo una tensione continua dall’inizio alla fine. Il film, infatti, non ha grandi picchi di ritmo; nelle tre ore di durata ci si trova difronte a una narrazione molto statica, ma con la sensazione che tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Il lavoro che il regista fa è molto diverso dai racconti precedenti sull’eroe. Qui troviamo un Batman ancora inesperto, che non riesce sempre ad avere la meglio, ma che anzi spesso si trova in grandi difficoltà. Lo si potrebbe paragonare al lavoro fatto da Raimi con il primo Spider-Man, sotto alcuni aspetti. Una delle cose ancora migliori è la costante collaborazione che il protagonista ha con la polizia; è molto intrigante il rapporto di amicizia che viene fuori tra Gordon e Batman ed il rispetto che le forze dell’ordine nutrono nei suoi confronti, cosa mai avvenuta nei precedenti lungometraggi. E’ molto interessante anche la versione di Gotham che ci viene presentata, come nei migliori thriller. Nella città non c’è neanche uno spiraglio di luce, tutto è cupo, sinistro, e da ogni persona è bene guardarsi le spalle, perfino dai propri amici. Ogni personaggio che viene raccontato è a suo modo affascinante. I migliori, come spesso accade, soprattutto nei film dell’uomo pipistrello, sono i villain. In questo caso sono stati scelti dei grandi attori a cui sono stati affidati a loro modo degli ottimi personaggi.
In primis Paul Dano che intepreta l’enigmista (ruolo precedentemente intepretato al cinema solo da Jim Carrey in Batman Forever). Dano, da grande attore qual’è, dona un’ottima prova riuscendo ad essere inquietante e temibile, pur indossando una maschera per metà del tempo. Colin Farrell, irriconoscibile nel ruolo del Pinguino, ruolo già interpretato magnificamente da un inarrivabile Danny De Vito, è a suo modo estremamente convincente, seppure con un complesso makeup che gli ricostruisce totalmente il volto. Ultimo da citare è John Turturro, che veste i panni del gangster Carmine Falcone. Qui, in un’ottima prova, tutta molto in sottrazione, dona particolare intensità ad un personaggio che nei film di Batman non ha mai avuto un grande carisma scenico. Pattinson come Batman è più che ottimo, probabilmente il migliore nelle vesti dell’uomo pipistrello. Come Bruce Wayne, invece, risulta non troppo caratterizzato; ma questo aspetto verrà sicuramente esplorato in future pellicole.

Grande sorpresa per Zoe Kravitz nel ruolo di Catwoman, la quale riesce ad essere ottima sotto il punto di vista psicologico e narrativo. Buone le perforamance di Jeffrey Wright come Commissario Gordon e di Andy Serkis come Alfred, anche se Oldman e Caine, provenienti dai film di Nolan, risultano essere molto più credibili e riusciti. Riuscitissima la colonna sonora di Michael Giacchino che, dopo Spider-Man – No Way Home, si trova a lavorare ad un nuovo cinecomic con ambizioni ed armonie totalmente diverse, rivisitando il tema musicale del personaggio e mescolando tanti diversi stili. In conclusione possiamo affermare che The Batman è un lavoro di grande fattura che porta la DC di nuovo alle vette supereroistiche, sperando di vedere nuovamente altri prodotti ben confezionati come questo.
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